Ora doverosamente un ringraziamento a chi ieri mi ha tenuto compagnia. Un giro pazzesco per emozioni, luoghi, km
percorsi. Devo chiedere anche scusa a chi come Maxbrummel mi sono perso dopo 2 km. Sulle mie incapacità peserà anche questa. A chi ho fatto rincasare alle ....sbaglio? 3:00 del mattino
....e non mi hanno mandato neppure a quel paese,......almeno apertamente. Un pò meno devo ringraziare Loris,
che voleva mandarmi a casa a tutti i costi.
Ma grandissima Maria in un giorno solo si è sciroppata come nulla fosse Gavia, Stelvio, Pennes, Giovo e
Rombo.........deviazione sbagliate del sottoscritto che alla fine contava 857 Km, quindi lei ne ha fatti ancora di più. A ...e non è che la dovevamo aspettare Mario che
mi sembrava stravolto, ( ma abbozzava ancora qualche sorriso, quindi spero che non mi toglierà il saluto ) Antonio, sempre discreto e disponibile, tutto ok ?
Giampaolo e Ivan,......si sono avviati a fare il Bernina alle 21,30 di sera con il cielo che balenava di lampi e minacciava (non a vanvera) un bel temporale. Siete dei grandi, perdonatemi. (Ivan...alla fine ho sbagliato una sola volta.....sono migliorato ...dai
) Andrea, mi ha seguito come un ombra, poi giustamente non ne poteva più e mi sverniciava. Fabrizio,......ti
sei perso la parte migliore , ma la rifacciamo, anche se mi converrà parlare al singolare . Mandaci una cartolina dalla siberia e.....ovviamente Maxbrummel,....scusami ma vedrai che ci rifacciamo.
Ne manca uno.....ciao Diego Carlo....ti saresti divertito. Ciao Amico.
A tutti un grazie con le dovute scuse. Piero
Domenica mattina , lungolago di Lecco, giornata stupenda, ma atmosfera un po sonnacchiosa, probabilmente l'assonnato sono io, che paradossalmente
fra i partecipanti del giro odierno sono quello che si è svegliato più tardi. Infatti presuntuosamente parcheggio la moto al punto di ritrovo pensando di essere il primo, invece vedo........(cosa
sono i puntini?cosa sono i puntini?), i vostri nomi che puntualmente non mi ricordo. c***o !!! Si comincia a cacciar balle e praticamente dalle 8:10 alle 8:35 , arrivano tutti. Pensate a chi è
partito alle 6 da Parma. <Per fortuna un parente di Zorro. Ovviamente ci sono fisionomie che rispondono benissimo a nome, nik e quant'altro, altre che giungono note, ma il nome non le segue,
poi c'è chi proprio non conosco, anche se alla fine basta un attimo, se non i nomi, ma i visi me li ricordo tutti.
8:50 e si parte, provo a montare la telecamera come mi ha suggerito quel “paccone” di Luigi, vediamo se si cava qualche ragno dal buco. Innanzitutto
una premessa, con Team 93 che si presenta candidamente alle 8:30 e mi dice, non ho fatto in tempo ad aggiungermi in lista, posso venire lo stesso?.......beata gioventù …grazie di esistere !! Bene
con lui sono 18 moto. Ci siamo contati all'area di servizio di Mandello, e dopo che Davide alias motodax mi ha confermato il numero, ho cominciato a sudare. Per fortuna la strada la conosco e non
mi devo affidare al Garmin (maledetto lui e la sua discendenza ) ma per me 18 moto sono tante, chi sono quei pazzi che mi hanno dato credito ? Ci avviamo direzione Spluga, andatura turistica, un
po' di attenzione alla presenza di pattuglie delle forze dell'ordine, ormai so bene dove sono solite appostarsi, ma meglio non rischiare. Sullo Spluga breve sosta, i drogati del caffè a prendersi
la dose, Maurizio....si lo conoscete tutti con quell'artificio su cui è a cavalcioni, lo invidiano tutti, dicevo Maurizio provvede a fare scorta di panini, sicuramente pensava che lo portavo nel
deserto dei tartari e lo avremmo lasciato alle mercé dei predoni. Intanto Sandro festeggia il raggiungimento del passo dello Spluga, qualche sciamano gli aveva fatto qualche fattura,...diciamo
maledizione che gira meglio, fatture e similari di questi tempi sono ancora peggio, per cui gli era diventato complicato raggiungerlo. Dunque , breve sosta e via verso Splugen, scollinando ed
entrando in territorio svizzero. La strada, già si cominciano ad apprezzare le differenze, chi già non ne può più, ...a ragione , di vedermi davanti con quel cancello, mi svernicia e scompare
dietro la prima curva, uno è quel ragazzo di Osnago che ha detto che dormiva, se era sveglio mi faceva anche barba e capelli, e ha continuato così , giustamente per tutta la giornata. Gli altri
me li sono segnati per benino, Federico, sempre lui, Diego Carlo, un altro dal polso instabile, Davide, al quale devo dare atto di una gran pazienza, perché mi ha seguito per quasi tutto il
tragitto, solo ogni tanto, si svegliava dal torpore e si dava una regolata. Ci fermiamo a Splugen a rifornire, 18 moto, ci mettiamo 45 minuti . E qui casca l'asino. Se facciamo altre due soste il
giro va a p*****e. Smettendola per un attimo,...uno solo , di fare il pirla, facendo una considerazione seria, credo che il numero di partecipanti, da una parte molto piacevole e gratificante, in
pratica condiziona molto. Quando si sosta, e noi non è poi che ci siamo presi tutte queste libertà, i tempi si dilatano moltissimo e i rifornimenti in particolare sono la nota dolente. Intanto si
sono fatte le 11:00...capito perché insisto col partire presto la mattina...testine? Prendiamo la via che costeggia l'autostrada che come una biscia in calore la avvolge e ci si attorciglia
contro, molto bella, divertente, e incastonata in un paesaggio stupendo. Spero che i miei compagni di viaggio apprezzino, va bene le curve, la velocità, ma a me quello che sempre incanta come la
suadente melodia di un flauto magico, è il paesaggio. Danzando da un lato all'altro della verdissima valle, accompagnati dallo scorrere delle acque tumultuose di un fiume ( so anche il nome ma
non ve lo voglio dire )che forma un laghetto verde smeraldo, arriviamo fino alle gole della via Mala, dove alle meraviglie prima descritte si aggiunge anche una gola dalle pareti a precipizio,
che disegnano scenari mozzafiato. Giunti a Thusis pieghiamo verso destra verso Thiefencastel, se sbaglio l'ortografia e qualcuno sa il tedesco meglio di me si faccia avanti. Ora si comincia a
salire, superata la deviazione per l'Albula si prende per lo Julier. Che volete che vi dica, fatelo e godrete di persona, poi non entro troppo nei particolari se no ad Asterix gli viene uno
“sciopone”. Sul passo, sono le 12,40 ci fermiamo a far colazione. C'è un chiosco, patatine e braswuster, pure il caffè, per chi ci crede, anche se per averlo bisogna avere un deposito in svizzera
e aprire un mutuo. Si parla, si scherza, l'addetto al chiosco mi dice che una giornata bella come quella di oggi capita una volta l'anno, “domenica scorsa nevicava” ecco...per questo il caffè
costa così tanto. Dopo una democratica consultazione, degna del 5*,si decide, che vista l'ora, la panza piena, è meglio saltare il tratto Albula -Davos . Fluela, per puntare decisamente sul
Resia. Ripartiamo a abbiamo il primo abbandono, tengo a far notare la nota ironica del mio racconto,...per chi non l'avesse colta...... un po perchè non mi piace prendermi troppo sul serio, un
po' ….perchè sono fatto così, abbiate pazienza, ma sappiate che c'è sempre grande rispetto e affetto nei confronti di tutti, anzi e sopratutto in chi mi diverto un po' a prendere in giro. Dicevo
che Team 93 e quel ragazzo e ragazza di Como, col BMW, credo anche di ricordare i nomi, ma se sbaglio mi date il mongolino d'oro, per motivi personali, ...non verificati dallo staff, devono
rientrare prima. Quindi ci salutano a Silvaplana. La richieste di Federico vengono rigettate e a maggioranza è costretto a rientrare facendo il Resia.
Passato sank Moritz si scende verso Zernez e Martina costeggiando l'Inn, bella strada, si viaggia celermente, tanto che Marco e Maria, abituati a
vedermi praticamente fermo, pensano di avermi lasciato indietro, e si fermano ad aspettarmi. Era successa la medesima situazione al giro con Asterix, tutti ad aspettarmi, mentre io era davanti al
campanile del Resia , tanto da farmi sacrestano onorario. Ora, prima aspettiamo “quelli che aspettano” per una buona mezz'ora, poi illuminati decidiamo che conviene rifornire in svizzera, quindi
perdiamo un'ora buona. Nun se po, nun se po. Via alla volta del Resia, valle dolcissima e stupenda, lago verdissimo e sullo sfondo l'imponente gruppo dell'Adamello ancora stracolmo di neve.
Questa settimana, ogni rompipalle che verrà a guastarmi le feste, lo ignorerò sovrapponendogli immagini come questa. Sosta di fronte al campanile, foto di gruppo, per i caffeinomani, altra dose
al baretto di fronte al lago, io finalmente rispondo alle 15 chiamate di mia moglie sul cell, e mi mangio un gelato. La commessa me lo deve confezionare due volte, perchè come me lo porge la
prima volta, con gesto brusco, questo parte come la fionda che stroncò Golia e se non mi scosto mi finisce sugli occhiali. Si riparte direzione Malles Venosta per poi deviare verso Santa Mari Val
Mustir e l'Umbrail pass. Bisogna però sapere, che mentre noi poveri disgraziati a Martina si faceva la sauna per fare benzina, con un caldo insopportabile, il buon Pino meditava. Cosa è arduo
saperlo, ma fatto sta che è stato l'unico, a non fare benzina. Alla ripartenza dal Resia, lui dice, vado avanti cosi mi fermo a fare benzina e non perdiamo tempo. Morale, dopo 10 km nessun
distributore, noi svoltiamo per la svizzera e lui lo avvistano in direzione Merano, che se non trova una pompa per sbaglio finiva che pernottava a Trani. Lo aspettiamo, altra mezzora, per
constatare che a meno di 5 km appena entrati in svizzera c'erano due distributori ad aspettarlo. Saliamo verso l'Umbrailpass, bellissimo, ma davvero, sono le 17,30, una luce particolare, tutte le
moto in sequenza che salgono in questo scenario, ricco di abeti e di verde intensissimo, per me emozionante. Una macchina si materializza dietro una curva, a fatica la sorpasso , ma il conducente
sembra di proposito ostacolare il nostro passaggio, rallento per cercare a mia volta di rallentarlo per facilitare gli altri, un po passano poi Marco mi fa cenno di andare, girandomi vedo Diego
Carlo che mi ha letto nel pensiero , non so come l'abbia presa l'automobilista, visto che Diego ci discuteva, ma intanto passiamo tutti. Intanto si sale, sono affascinato, mi è piaciuto
tantissimo e mi guardo un po' intorno, troppo, seguo con lo sguardo gli amici che sono avanti, li vedo piccini , puntini che si muovono con lo sfondo candido della neve. Affronto una curva con
leggerezza e la mia moto la allarga, all'ultimo mi accorgo che sul perimetro esterno dell'asfalto appena rifatto, c'è una cunetta per lo scolo dell'acqua, se freno mi impasto, d'istinto apro il
gas più che posso, sento il posteriore che slitta, aspetto l'impatto....che non c'è, qualcuno da lassù ci ha messo una pezza e forse so anche chi è. Io mi sono spaventato ma non mi sono visto,
forse Marco e Maria che erano dietro e mi hanno visto ,....erano più spaventati di me. Questa è la seconda volta, su questa strada ,...che rischio. Ora ripensandoci sono più spaventato di prima.
Grazie .
Scendiamo verso Bormio, cerco di non pensare, ma mi ha fatto effetto. Poi un saluto a chi ha deciso di tirare, la promessa di salutarci alla
deviazione per l'Aprica con gli altri. Ma l'assessore al traffico del comune di Tirano non era d'accordo, ci fa fare un sacco di deviazioni, e alla fine Marco, Diego, Lucio, De la vega di parma,
prendono un'altra strada mentre noi aspettiamo da un'altra. Non importa, ci saluteremo quando ci rincontreremo. Con Maurizio, Pino e Francesca, Davide e il Sonnambulo in moto ci avviamo di buona
lena verso Lecco. Non c'è molto traffico e si viaggia. Al trivio di Fuentes, appena imboccato il tratto per Lecco mi esce la riserva. Speriamo di arrivare a Mandello. Ma a mandello è finita la
benzina, rischi e vado verso Lecco con gli altri amici a farmi da supporto. Alla deviazione di Pradello ci arrivo, saluto gli altri che colgo anche l'occasione di ringraziare, qualche km e sono a
casa. All'ora mi sentivo un po' cotto, ora, sono la 1:45 e sto finendo il report, ma ho gia nostalgia. Posso solo dire una cosa. Che bella giornata! Grazie a tutti !
Ciao Maurizio, Francesca, Maria, Davide, Sandro, Federico....i nomi , quelli veri, scrivetemeli, odio i nik, nella vita c'è gia troppo di posticcio,
e voi siete uomini veri.
Ciao piero
Non è che si può sempre scorazzare fra distese innevate , muri di neve. e cime incontaminate, ci si può divertire, eccome, anche
affrontando curva e controcurva, in una sequenza infinita, fra paesaggi non meno affascinanti in una splendida giornata di sole. A proposito PietroeLory
Silvestris, non lamentarti che ai soliti privilegiati, per attenuare il caldo, è venuta anche una leggera rinfrescatina. . Val Tidone, Bobbio, Val Trebbia, Valle Scrivia, questi gli ingredienti
per una bella scorpacciata di curve, con annessa limatura di pedane. Grazie a Klaus MG che l'ha proposta e ha fatto da apripista, Marco Scotto d'Antuono che ha potuto provare le caratteristiche
della "sua nuova moto" propio bella, tagliata su misura...., quella "sagoma" ineguagliabile di Ivan Effe, che oltre a farmi da punto di riferimento per un bel tratto di strada ha mantenuto
l'atmosfera sempre...beh lo conoscete...impareggiabile, infine, ma non ultima la piacevole conosceza di LoryePietro Silvestris.....(quando mai il nome dell'uomo viene prima..? ) Adesso che ho
sviolinato per benino , fra il serio e il faceto un grazie a tutti per la bella giornata. Non avevo mai fatto la val Trebbia, ...proprio bella. Bravo Klaus.
Qualche foto e domani i video, anche se devo anticipare , che, per la foga di tenere il passo, probabilmente per la postura l'inquadratura è venuta un po' bassa. ....Qui il regista deve molto
migliorare . Grazie ancora e alla prossima
23/02/2014 Prima uscita inaugurale 2014. In effetti nulla di ragguardevole, solo l'occasione per scaldare il motore dopo il tagliando dei 19.000 km. Giornata molto bella dall'aspetto e temperatura primaverile. Grazie a Klaus che mi ha proposto il giro, un percorso che non facevo da diverso tempo. Per un totale di 150 km, per me con paretenza da Lecco, Como, Lugano, Porlezza, sosta panoramica al Balcone d'Italia in val d'Intelvi, Argegno,lungolago fino a Como poi ritorno a Lecco, dove sono pure riuscito ad incrociare Dino ed Ivan che ritornavano in quel di Milano.
09/03/2014 Giro mattutino al passo del Tonale in compagnia di Luca. Giornata primaverile, invitante proprio per un'uscita in moto. Risalendo per la SS36, Sondrio, Passo dell'Aprica, Edolo, Ponte di Legno e passo del Tonale. Paesaggio stupendo con il passo coperto di neve. Il tempo di un caffè e ritorno previa impegni. La prossima ce la prendiamo con calma..... .