Diego Carlo Catalano
Diego Carlo Catalano

Ricordo di un Amico  19/07/2014

Avrei voluto aprire questo report con emozioni diverse. Francamente non trovo le parole, le motivazioni l'entusiasmo che ti spinge a raccontare quella che comunque è stata una giornata epica. Come quando ieri stavo salendo al Pennes ho gli occhi umidi , mille pensieri che ingolfano la mente e neanche la moto che aiuta a dilatarli. Ciao Diego ! Ieri mattina abbiamo aspettato inutilmente il tuo arrivo. Strano ....neanche un messaggio...e solitamente non eri mai in ritardo. Ma avevi preso un'altra strada e......alla malora le convenzioni il perbenismo e tutto il resto, chi ti ha detto che era migliore di quella che avremmo fatto noi ?
Si prova frustrazione, impotenza, mille domande che restano senza risposta e tanta, tanta indescrivibile tristezza. Ciao Diego, ieri guardando il cielo azzurro ....ricordavo i tuoi occhi, la loro espressione dissacratoria, l'ironia sempre presente , quasi una cortina difensiva, che poi lasciava sfogo alla goliardia alle battute alla voglia di divertirsi e di godere la vita. Ciao Diego.....le parole a volte non servono perchè saranno sempre inadeguate , insufficienti, inopportune. Ma quando si lascia un rimpianto così grande significa che non si è vissuti inutilmente, che quello spazio non verrà mai riempito. Ciao Diego anche se non ti rivedrò più , saprò, che quando mi inventerò qualche giro folle, come quello di ieri, che nelle intenzioni ti avrebbe visto condividere, saprò che sarai dei nostri, a pelle, e ti vedrò sverniciarmi, per rivederti sorridente ad aspettarmi. Ciao.....



Diego e Manuela
Diego e Manuela

Quando un'esperienza casuale ti resta nel cuore - Il Ghiacciaio dell'Aletsch Arena  01/09/2013

 

01/09/13. Mattino ore7:20. Esco con la moto dal cancello per farmi solo soletto il giro postato sul forum Tinga, al quale ovviamente non si è aggregato nessuno. Non è un problema, era un po' di tempo che anelavo ad un'uscita in solitaria, ma non ne trovavo la voglia o l'occasione.

In mente mi era venuta l'idea di ripercorrere il percorso che unisce la valle dei laghi con Interlaken e la valle del Rodano, passando per i centri mondani di Crans -sur-Sierre e Crans Montana. Giro accattivante, strade belle, magari un po' sconosciute per i centauri nostrani, abitualmente attirati dai celebri passi alpini che troviamo in sequenza dopo Airolo.

Però francamente quando in un anno li fai due, tre volte, alla fine sempre quello vedi.

A me ogni tanto piace cambiare, ...anche atteggiamento mentale. Normalmente la meta per un giro in moto è solo un pretesto, il “falso scopo” per mettere le natiche sulla sella e godere delle senzazioni che per gli appassionati, questo mezzo sa elargire. Molto spesso è accaduto anche a me, anzi nella quasi totalità dei casi,...però, però ...qualche volta, anche se rara, capita che la moto diventi il mezzo più gratificante per portarmi a vedere qualche luogo che mi attira molto, che stuzzica la mia immaginazione , la mia curiosità. La mia ignoranza è vasta quanto l'universo, sono tantissime le situazioni che non conosco e che pungolano il mio interesse.Quindi......?Quindi quando sono partito avevo un'ideuzza che mi frullava, ….ehh... quando comincia così..., diventa sempre più pressante , ci giro e rigiro intorno, valuto le possibilità, prima in maniera assolutamente analitica e logica, poi prevale quel , chiamiamolo briciolo, d'irrazionalità, che mi ha portato in quasi tutti i posti più belli in cui sono stato. Ieri ho guardato le previsioni del tempo sulla Svizzera, siamo al 1° di settembre e non gradirei passare un momentaccio. La prospettiva è buona , danno tempo soleggiato un po' ovunque.

Mi avvio verso Airolo, questo paesino sembra diventato l'ombelico del mondo. Ovunque vai te lo trovi......si,....proprio sulle..... Ma non è da oggi, anche ai miei albori motociclistici, se facevi un giro, “come si deve”nel paese di Guglielmo Tell dovevi passare da li. Ovviamente sfrutto la "vignette" e prendo a Como l'autostrada, che volendo guardare non è neanche cosi monotona, senza ombra di dubbio migliore di quella "palla" di strada cantonale, piena di “francesine” limiti di velocità e pattuglie di polizia.

Giornata stupenda, non si vede una nuvola, ...il mio progettino si fa strada e comincia a prospettarsi attuabile. Ma dove cazzo vuoi andare?,...penserete;...ancora un attimo,..... non ho ancora le idee chiare.

Intanto ho ancora un po' di tempo e mentalmente ripasso la strada, faccio il passo del Gottardo,... poi invece di andare a Wassen e fare il Sustenpass,... ad Andermatt devio per il Furka, tanto anche se vado a Interlaken è uguale, in più alla peggio devo fare il Grimsel, ma non mi cambia la vita. Ad Airolo avevo anche la prospettiva di unirmi per un tratto di strada a quei ragazzi che fanno il giro dei passi,....sono stati gentilissimi ad invitarmi, ma ci arrivo che non sono ancora le 9:00 e l'appuntamento è per le 10:00. Sarà per un'altra volta.... Sono un'ipocrita, non è per quello, se volevo aspettavo, ...ma quello che ho in mente mi coinvolge sempre più. Come lo vedo realizzabile maggiormente rimuovo i possibili impedimenti. Vi chiedo scusa!

Quindi esco e mi indirizzo verso il Gottardo. Visto che sono eccitato mi viene in mentre anche di fare la “Tremula”, la vecchia strada in parte lastricata che porta all'ospizio.........,ma perderei tempo,.... "non sia mai!" Percorro la normale.

Incomincio a salire.......e....cazzo....c......zo......ca......o! Le nuvole. Un attimo e ne sono avvolto. Non è nuvoloso, sono quei cumuli che a volte fanno da cappuccio alle cime delle montagne, ma non si vede una cippa e fa un freddo ladro. Arrivato sul passo mi fermo a fare la foto, ma non mi frega nulla, fa freddo! Sopra la polo mi metto la felpa del Tinga, gli strapuntini e l'impermeabile alla giacca,... plin plin e ripartenza. Ma il mio ottimismo ha preso un calcio nelle ginocchia, come faccio ad andare se ci sono le nuvole....???? Ad Andermatt la situazione migliora, ma non è quel bel sereno che c'era ad Airolo (che,fra l'altro, sereno ad Airolo....mai visto fino ad allora!) ma è molto incerto, nuvole che vanno e vengono......sono sulle spine.! Anche sul Furka stessa situazione, sono indeciso, non so cosa fare, ma dura poco.....alla malora,.... ci vado lo stesso!!

Scollino dal Furka, invece di prendere la direzione per il Grimselpass, proseguo diritto verso Brig.

Passo Ulriken e le indicazioni per il NovenaPass e vado ancora avanti. La strada è bella, anche il traffico non è molto, si viaggia bene, sempre al fresco, ma col sole che quando riesce a filtrare dalle nuvole fa sentire ancora il suo tepore. Quasi ci siamo, le prime indicazioni, poi la meta agognata: Fiesch.!!!

E che caspita c'è a Fiesch?....L'ascensore per il Paradiso??? Eh...Eh, ci siamo andati vicini, avete presente quel gioco:...acqua...acqua...fuocherello......no, qui è proprio fuoco. La mia meta era, è,......L'Aletsch Arena, il giacciaio dell'Aletsch, l'unico ghiacciaio di tipo Himalaiano presente sulle Alpi.

Guardando veso la cima della montagna, dove scompaiono le funi della cabinovia che dovrà , in due “tiri” distinti, portarmi lassù, ci sono solo nuvoloni scuri.

Ci metto mezz'ora a trovare il parcheggio con tutto il piazzale vuoto! Sono da Nobel. Ma non ho un Franco....con che cavolo pago che ci sono tutti i parchimetri automatici? Faccio il solito Italiano, posteggio davanti all'entrata della funivia,  entro e in inglese (hai voglia le risate...) chiedo dove posso parcheggiare una grossa moto. Gentilmente, col sorriso sulle labbra, in perfetto italiano , la commessa alla biglietteria... “se ha una moto non ci sono problemi, proprio sotto la terrazza dell'impianto, dove ci sono le righe gialle” ...”posso pagare in Euro?”..”.No...li è gratuito “.......HO GIRATO MEZZ'ORA!!

Stacco il biglietto, sempre dalla bionda gentile amabile commessa, e prendo la funivia. Adesso mica devo raccontarvi quanti piloni aveva, ... quante corde ecc. , solo che fra i passeggeri, c'era un cinese, vestito come se dovesse andare ad un ballo. Abito con giacca grigio chiaro, camicia bianca scarpe nere di vernice. Senza cravatta. Imperdonabile! Su una funivia che porta a 2.869 mt. ...senza cravatta!

Primo tratto a Fiescheralp, 2.212mt. Secondo a Bergstation Eggishorn 2.869mt. Sono arrivato.

Esco dall'edificio della funicolare e ...mi manca il fiato. No, non è ancora giunta la mia ora, qualcuno già gongolava..... Uno spettacolo. Magnifico! Superbo! Emozionante! Incantevole! (più della bionda alla biglietteria)

Non la sto a menare troppo. Nel mondo ci sono opere d'arte, ville, castelli, musei, chiese, monasteri, …...creazioni dell'ingegno umano. Questa è un'opera d'arte del Padre Eterno, di chi fa per Lui, della Natura. Quando la natura, per potenza, grandezza , bellezza, fa ciò che l'umanità intera non saprebbe mai realizzare. Anzi, fa di tutto per disfare, ma non è questo il momento e il luogo. Ho fatto un po' di foto, anzi ne ho fatte tantissime perchè avevo paura che non venissero. Veniteci! E' una meraviglia. Tutto finito? Neanche per idea. Per la cronaca, il tempo va e viene, sopraggiungono nuvole, anche nuvoloni, che poi se ne vanno, un'alternanza continua, quando resta il sereno....non ci sono parole.

Non è tutto finito perchè il sottoscritto ha pure deciso di raggiungere una cima li vicina, il cartello diceva 15 minuti, ce no ho messi 40 !! Appunto l'Eggishorn 2.926mt.

Dall'arrivo della funivia sembra li a due passi, una morena che si alza come un cippo, fatto di sassi piatti e levigati, a volte sembrano quasi gradini, …...ma nel tragitto più di una volta mi sono chiesto che cazzo ci facevo li. Un sentiero stretto, ben segnalato che cammina su una cresta. Ansimavo, mi tremavano le gambe, soffrivo di vertigini, perchè a volte il sentiero era a strapiombo, quando incontravo chi scendeva, gentilmente mi scostavo a cedere il passo,...perchè non ce la facevo più. Ma cazzo ci sono arrivato! E una bella ragazza mi ha pure scattato delle foto.  Mi è sempre piaciuto andare in montagna, ho fatto anche qualche facile arrampicata, ma era tanto,...tanto tempo fa. Ma la soddisfazione ve lo giuro ...è la stessa. Di più. Dopo 40 minuti di ascesa, la discesa,........e ho dato anche il passo al cinese in abito da sera che stava salendo. Ho mangiato due panini ad un punto di ristoro appena fuori la funivia, ero seduto li come un ebete e non mi sarei più mosso. …...La guerra in Siria, in Egitto, gli armamenti chimici, ...ma andate a cagare!! Venite in  posti come questo e guardate quanto è bello il mondo! Lo stiamo mandando a puttane. Il ghiacciaio si è abbassato di quasi 50mt, il riscaldamento globale,.... chissa se resisterà. Forse anch'io con la mia moto contribuisco allo sfacelo. E' più forte di me , quando vedo una cosa così bella , mi sento di considerare anche il rovescio della medaglia. Mi dico che non è possibile....

Comincia a venirmi freddo, raduno le mie cose, do un ultimo sguardo,... all'autostrada per il paradiso …...,ridiscendo. Il 30 Agosto del 2002, moriva mio papà. Forse, questo è il punto in cui gli sono andato più vicino,... forse,.... non per caso oggi ero li.

Ritorno via passo di Novena, Airolo, autostrada, alle 18:00 ero a casa. Mi dolgono un po' le gambe, il mio ginocchio è un po' “incriccato”, ma voi che dite,...non dovevo andarci?

Non servono commenti

Indimenticabile ! Ciao Diego

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